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PROGETTO IMPROVING

Glossario Generale (C-D)

C

Camera di commercio – Organismo di carattere economico con funzioni di rappresentanza, consulenza e promozione degli interessi economici (commerciali, industriali, agricoli ecc.).

Cammino critico – È quella particolare sequenza di attività (sempre presenti in ogni reticolo di progetto) che collega l’inizio e la fine di un progetto e che determina la data di completamento del progetto. Il cammino critico potrà cambiare nel tempo in funzione del fatto che le attività siano completate in anticipo o in ritardo rispetto alla pianificazione, o siano ripianificate variandone la durata o modificandone i vincoli temporali. Sebbene, in generale, sia calcolato per l’intero progetto, un cammino critico può essere determinato per unamilestone o per un sottoprogetto.

Campionamento statistico – Il campionamento si usa quando si vuole conoscere uno o più parametri di una popolazione, senza doverne analizzare ogni elemento: selezione casuale di un campione e utilizzo del calcolo delle probabilità per valutare i risultati del campione, ivi inclusa la determinazione del rischio di campionamento. Tre sono i tipi di campione più utilizzati: casuale, stratificato e per quote.

PROGETTO
IMPROVING

Capacità personali – Caratteristiche della persona, possedute su base innata e apprese, che riguardano i suoi repertori di base: cognitivo, affettivo e motivazionale, socio-interpersonale. Esse riflettono i valori ed i contenuti propri dell’educazione che la persona vive specie nell’età evolutiva; si riferiscono quindi alla famiglia di appartenenza, alle agenzie educative e formative ma anche ai legami significativi individuali e di gruppo. 

Esse rappresentano le potenzialità dell’allievo che richiedono di essere riconosciute (innanzitutto a favore del destinatario stesso) e attualizzate. Tali capacità, raramente coltivate in modo formale dalle istituzioni formative, sono attualmente considerate preziose per l’adattamento personale, interpersonale, scolastico e professionale.

Capacity building (capacità di costruzione) – La capacità delle strutture pubbliche di identificare e risolvere i problemi di implementazione di situazioni di cambiamento. Riguarda l’insieme delle circostanze funzionali (caratteristiche delle risorse umane, strategie dell’amministrazione, diffusione delle conoscenze, ecc.) che permettono alle Amministrazioni di elaborare ed effettuare azioni nuove ed originali in risposta a stimoli di cambiamento.

Capitale di rischio – Mezzi impiegati al momento della costituzione di una società (capitale sociale) e successivamente attraverso l’attività di autofinanziamento (riserve da utili pregressi).

Capitale sociale – Risorsa rappresentata dalla forza di coesione, di supporto e di restituzione di identità che la comunità locale, in cui viviamo, è in grado di mettere a nostra disposizione.

Capitale umano – Conoscenze, capacità e attitudini possedute dalle singole persone. “La crescita risulta impossibile in assenza di una solida base di capitale umano. Il successo dipende dalla capacità di una nazione di utilizzare la sua gente”.

Carta dei valori dei servizi formativi e dei diritti-doveri dei destinatari – Testo di riferimento per la gestione del Centro di Formazione Professionale che indica i valori di riferimento, come pure l’elenco dei diritti e dei rispettivi doveri riferiti al destinatario. Essa è alla base della progettazione del servizio, della formazione del personale, della definizione della politica della Qualità, della elaborazione dei documenti operativi. In particolare, l’attività di monitoraggio e valutazione del servizio si ispira strettamente alla stessa Carta.

Ciclo di progetto – Le sei fasi del progetto: programma indicativo (idea), identificazione (pre-fattibilità), formulazione (fattibilità), reperimento risorse (finanziamento), monitoraggio (reporting) e valutazione (reccomendation).

CIG – Acronimo di Cassa Integrazione Guadagni; è un istituto previsto dalla legge, consistente in una prestazione economica (erogata dall’INPS) in favore dei lavoratori sospesi dall’obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorano a orario ridotto. L’istituto è stato introdotto nell’ordinamento per la prima volta con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 12 agosto 1947, n. 869, che conteneva disposizioni sulle integrazioni salariali, poi ratificato con modificazioni dalla legge 21 maggio 1951, n. 498.

CIGS – Acronimo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria; può essere disposta nei casi di: ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione aziendale; casi di crisi aziendale di particolare rilevanza settoriale o territoriale; impresa assoggettata a procedura concorsuale di fallimento, liquidazione coatta, etc. Possono avere accesso alla CIGS soltanto le imprese che abbiano occupato più di 15 lavoratori nel semestre precedente la richiesta. Quando l’impresa ricorre a questa procedura deve farne preventiva comunicazione alle rappresentanze sindacali, cui può fare seguito un esame congiunto e la creazione di un programma per fronteggiare le conseguenze sul piano sindacale.

Categorie protette – Vengono definite categorie protette le tipologie di persone che rientrano nelle seguenti classi: invalidi civili, del lavoro (per infortunio o malattie professionali) e di guerra; profughi, vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.

Categorie svantaggiate – Vengono definite categorie svantaggiate le tipologie di persone che non riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro: soggetti coinvolti dal fenomeno delle nuove povertà; ex-tossicodipendenti; extracomunitari; nomadi; minori e giovani a rischio di devianza in carico ai servizi sociali; persone che hanno abbandonato gli studi e sono in condizione di precarietà lavorativa; immigrati; profughi; richiedenti asilo; rifugiati; etc.

CCNL – Acronimo di Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro; accordi stipulati tra organizzazioni sindacali e associazioni dei datori di lavoro, aggiornati periodicamente, i quali fissano le condizioni, economiche ed organizzative, in cui si svolge l’attività lavorativa in un determinato settore.

Centri di Competenza – Si tratta di strutture operative su un determinato territorio con il ruolo di facilitare l’attuazione dei processi di innovazione attraverso la realizzazione di piani di attività formative, informative e di assistenza tecnica. Svolgono una funzione di supporto agli enti pubblici nel rafforzamento delle competenze necessarie alla definizione e nell’attuazione di progetti, alla diffusione di modelli strumenti condivisi sugli aspetti critici della realizzazione dei processi d’innovazione. Inoltre, uno degli scopi principali, è il rafforzamento della cooperazione e il coordinamento tra diversi livelli di governo della pubblica amministrazione, favorendo scambi e azioni comuni su scala interregionale.

Centro di formazione professionale – Struttura che eroga un’offerta formativa nell’ambito del sistema di Istruzione e Formazione Professionale finalizzata a promuovere il successo formativo di ogni allievo, fornendo ad esso un’informazione adeguata ed utile sulle diverse opportunità formative, una possibilità di orientamento che gli consenta di riconoscere le proprie potenzialità e competenze parziali, un percorso di formazione personalizzato e continuativo, un supporto per il passaggio alla vita attiva ed in ogni momento di transizione in cui si venga a trovare, un’occasione di formazione continua e permanente.

CPI – Acronimo di Centro per l’impiego; un ufficio della Regione che gestisce a livello provinciale il mercato del lavoro, monitorandolo. Tale Centro è l’erede dell’Ufficio di collocamento. Oltre alle tradizionali attività di tipo amministrativo connesse al collocamento, hanno il compito di promuovere iniziative per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Certificato di competenze e certificato di competenze superiori – Sono attestati rilasciati dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali. Si raggiunge al termine di percorsi formativi e professionalizzanti che permettono l’acquisizione di competenze relative ad una professionalità non compiuta. Hanno valore di credito formativo per il rilascio di un altro attestato. Vengono rilasciati a seguito di un esame finale e sono riconosciuti in tutta Europa.

Certificato di qualifica professionale – Si tratta di un attestato ufficiale che, secondo il Sistema Regionale di Formalizzazione e Certificazione verrà rilasciato dagli organismi della formazione professionale accreditati o autorizzati. Si conseguirà a seguito di una procedura formale di verifica delle competenze acquisite che potrà realizzarsi al termine di percorsi formativi o al termine di un processo di formalizzazione delle competenze da esperienza lavorativa.

Certificato di qualifica professionale (2° o 3° livello europeo) – È un attestato rilasciato dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali. Si raggiunge al termine dei percorsi di Formazione Professionale intrapresi dopo l’assolvimento degli obblighi scolastici. Il certificato di qualifica professionale permette di esercitare un’attività ben definita e attesta la capacità di utilizzare gli strumenti e le tecniche del mestiere. Viene rilasciato a seguito di un esame finale ed è riconosciuto in tutta Europa.

Certificato di specializzazione (3° livello europeo) – È un attestato rilasciato dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali. Si consegue al termine dei percorsi di formazione professionale rivolti a persone già in possesso di un certificato di qualifica professionale. Viene rilasciato a seguito di un esame finale ed è riconosciuto in tutta Europa.

Certificato di specializzazione tecnica superiore – Viene rilasciato dall’Amministrazione regionale a seguito della frequenza di percorsi di Istruzione Tecnico Superiore (IFTS), riconducibili al quarto livello formativo europeo.

Certificazione – È la procedura in base alla quale un organismo di certificazione attesta per iscritto che un prodotto, un processo, un servizio o una figura professionale sono conformi ai requisiti specificati dalla normativa.

Certificazione delle competenze – La certificazione delle competenze rappresenta l’ultima fase di un processo valutativo messo in atto da soggetti istituzionalmente a ciò deputati (Regione, Amministrazioni provinciali, enti di formazione, istituti scolastici ecc.). La certificazione consiste nel riconoscimento e attestazione di tutte le competenze acquisite da una persona attraverso la partecipazione a percorsi formativi e professionalizzanti. Viene rilasciata in seguito al superamento di un esame finale. Questo documento può costituire un credito formativo per il rientro in ulteriori percorsi di formazione/professionalizzanti. Tra le principali forme di certificazione delle competenze attualmente in vigore in Italia si possono ricordare:

-        Certificato di competenze e il Certificato di competenze superiori: rilasciati dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali, al termine di percorsi formativi e professionalizzanti, riconosciuti a livello europeo;

-        Certificazione degli esiti formativi: rilasciati da un’organizzazione scolastica (diploma o certificato di valore legale) e formativa (attestato).

Certificazione di Qualità – Documento, solitamente rilasciato da un’autorità terza (rispetto al finanziatore e all’erogatore) attraverso il quale si attesta che l’organizzazione formativa ha posto in atto tutte le azioni tese a rilevare la corrispondenza delle azioni svolte con gli standard dichiarati. Esistono diversi dispositivi di certificazione: la più nota è la norma ISO 9000, ma esistono pure certificazioni associative.

Certificazione finale delle competenze – È il certificato rilasciato a coloro che superano tutte le prove previste per il conseguimento del titolo o qualifica.

Certificazione formativa – Documento che attesta l’avvenuta acquisizione da parte dell’utente della formazione delle capacità, delle conoscenze, delle abilità e delle competenze previsti nel progetto formativo. Tale documento è rilasciato dall’organismo erogatore e può essere:

-        un diploma o un certificato di valore legale (qualifica, diploma di formazione, diploma di formazione superiore);

-        un certificato riferito ai crediti formativi acquisiti;

-        un attestato di frequenza e/o profitto.
Certificazione intermedia – A coloro che non superano le prove finali previste viene rilasciata la cosiddetta “dichiarazione intermedia” (parziale) del percorso seguito, con l’indicazione delle competenze acquisite al fine di facilitare il riconoscimento dei crediti formativi.

Check list (liste di controllo) – Si tratta di minuziosi elenchi di cose da fare, da avere, da commissionare, da controllare ecc. Esiste anche la check list relativa al budget che è suddiviso in voci riferite ad ogni singola iniziativa che a sua volta è suddivisa in sottovoci. Altro tipo di check list riguarda i media (rapporti redazionali, acquisto di spazio/tempo).

Cittadinanza attiva – L’esercizio della cittadinanza attiva afferma il ruolo del cittadino come soggetto attivo nella vita quotidiana della democrazia. A tale scopo i cittadini singoli e associati possono adoperarsi per promuovere, garantire e tutelare i diritti fondamentali di tutte le persone e per allargare gli spazi per l’esercizio di poteri e responsabilità civiche finalizzati alla cura del bene della collettività, vincolando le autorità pubbliche a favorirne lo sviluppo. Tale missione si svolge nel quadro del processo di costruzione della società civile europea.

Cittadinanza europea – È lo status in base al quale ogni cittadino di uno Stato membro è considerato cittadino dell’Unione europea (articolo 20 del Trattato di Lisbona, ex articolo 17 del Tce). I cittadini dell’Unione godono dei diritti e sono soggetti ai doveri previsti nei trattati. Essi godono, inoltre, di quattro diritti specifici: libertà di circolazione e di soggiorno su tutto il territorio dell’Unione; diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali e del Parlamento europeo nello Stato di residenza alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato; il diritto di godere, nel territorio di un paese terzo nel quale lo Stato membro di cui hanno la cittadinanza non è rappresentato, della tutela delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato; il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo, di ricorrere al mediatore europeo, di rivolgersi alle istituzioni e agli organi consultivi dell’Unione in unna delle lingue dei trattati e di ricevere una risposta nella stessa lingua. La cittadinanza dell’Unione non sostituisce, ma si aggiunge alla cittadinanza nazionale.

Coesione economica, sociale e territoriale – La coesione economica e sociale dà espressione alla solidarietà tra gli Stati membri e le regioni dell’Unione europea e favorisce lo sviluppo equilibrato del territorio comunitario, la riduzione dei divari strutturali tra le regioni comunitarie, nonché la promozione di pari opportunità reali tra i cittadini. Essa prende forma attraverso diversi interventi finanziari, Fondi strutturali e Fondo di coesione. Ogni tre anni, la Commissione europea presenta una relazione sui progressi conseguiti nel perseguimento della coesione economica e sociale e su come vi abbiano contribuito le politiche comunitarie.

Cofinanziamento – Principio generale secondo il quale i finanziamenti derivanti dai Fondi strutturali comunitari devono essere assistiti, in percentuali diverse, a seconda degli Obiettivi, da quote di finanziamento nazionali e/o di altre istituzioni finanziarie.

Collocamento obbligatorio/mirato – Nell’ambito dell’inserimento lavorativo dei soggetti disabili (invalidi civili, del lavoro e di guerra) vengono utilizzate due diverse definizioni. Il collocamento mirato rappresenta l’insieme delle attività realizzate dai servizi competenti per l’inserimento lavorativo dei disabili in base a quanto previsto dalla legge n. 68/1999; il collocamento obbligatorio fa riferimento all’obbligo, previsto dalla stessa normativa, per le aziende che hanno nel proprio organico più di 15 dipendenti, di assumere (secondo quote percentuali) persone che appartengono alle “categorie protette”. Queste ultime sono, secondo la normativa vigente, costituite da invalidi, vedove e orfani, vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, profughi, ex tubercolotici.

Condizioni – Avvenimenti importanti per il successo di un progetto, che si situano all’interno della sfera di controllo del progetto (v) e che possono inficiarne la carretta realizzazione a tutti i livelli.

CdR – Acronimo di Comitato delle Regioni; istituito nel 1992 in base al trattato di Maastricht, e instaurato nel 1994, il Comitato delle regioni (CdR) è un organo consultivo che consente alle collettività territoriali di far ascoltare la loro voce nel processo decisionale dell’Unione europea. Esso è composto da 344 rappresentanti delle collettività locali e regionali, nominati per quattro anni dal Consiglio. Il CdR viene consultato dal Consiglio, dal Parlamento e dalla Commissione nei settori di rilevanza per gli interessi regionali e locali. Dall’entrata in vigore del trattato di Amsterdam, nel maggio del 1999, è previsto che il Comitato delle regioni debba essere consultato in numerosi settori: la coesione economica e sociale, l’occupazione, la politica sociale, le reti transeuropee di trasporto, l’energia e le telecomunicazioni, l’istruzione e la gioventù, la formazione professionale, la cultura, l’ambiente, la sanità pubblica e i trasporti. Il CdR può del pari rilasciare pareri di propria iniziativa. Il trattato di Nizza, adottato nel dicembre del 2000, non ha modificato né il numero né la suddivisione dei seggi per Stato membro presso il CdR. Tale trattato prevede peraltro che il numero dei membri di detto Comitato non possa essere superiore a 350. Questi ultimi devono ricevere un mandato elettorale regionale o locale o essere politicamente responsabili di fronte ad un’assemblea eletta.

CIA – Acronimo di Comitato di Indirizzo e Attuazione; organismo di espressione della cooperazione istituzionale previsto dal QSN 2007-2013, affianca l’Autorità di Gestione nella fase di programmazione e attuazione del Programma Governance con la finalità di contribuire ad assicurare la massima coerenza della politica regionale unitaria (interventi in materia di occupazione e valorizzazione delle risorse umane).

CdS – Acronimo di Comitato di Sorveglianza; è un organo nazionale nominato dallo Stato membro d’intesa con l’Autorità di Gestione per ogni programma operativo (articolo 63 del Regolamento CE n. 1083/2006). È un tavolo di concertazione al quale siedono i rappresentanti dell’Autorità di Gestione, le parti sociali e, in qualità di osservatori, i funzionari comunitari. Il CdS accerta l’efficacia e la qualità dell’attuazione del programma operativo. Tra i compiti, definiti dall’articolo 65 del Regolamento CE n. 1083/2006: esamina e approva i criteri di selezione delle operazioni finanziate; valuta periodicamente i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi specifici del programma operativo; esamina il conseguimento degli obiettivi fissati per ciascun asse prioritario; esamina e approva i rapporti annuali e finali di esecuzione.

Commissione europea – Istituzione collegiale politicamente indipendente, incarna e difende l’interesse generale dell’Unione europea. Nel quadro delle politiche comunitarie, essa predispone ed attua gli atti legislativi adottati dal Consiglio e dal Parlamento europeo. La Commissione ha inoltre poteri di esecuzione, di gestione e di controllo, assicura in effetti la programmazione e l’attuazione delle politiche comuni, esegue il bilancio e gestisce i programmi comunitari. In qualità di “custode dei trattati” essa vigila anche affinché sia applicata la legislazione europea.

Competenze – Insieme di risorse (conoscenze, attitudini, abilità) di cui un soggetto deve essere dotato per affrontare adeguatamente l’inserimento in un contesto lavorativo, e più in generale, per contribuire al proprio sviluppo professionale e personale. Le competenze possono essere distinte in competenze di base e in competenze trasversali.

Competenze di base – Insieme di conoscenze e di abilità riconosciute necessarie per l’accesso ai corsi di Formazione Professionale.

Competenze cognitive – Sono capacità lavorative che riguardano l’analisi dei problemi, la presa di decisioni e la valutazioni delle conseguenze.

Competenze professionali – È l’insieme integrato di conoscenze-capacità – atteggiamenti ritenuti necessari per esercitare adeguatamente e responsabilmente i ruoli lavorativi riferiti-riferibili alla figura professionale.

Competenze relazionali – Sono quelle capacità associate al comunicare, cooperare, motivare e gestire le interazioni lavorative con i propri colleghi di lavoro.

Competenze tecnico-professionali – Sono l’insieme di abilità e conoscenze particolari di ogni specifico ambito lavorativo. Queste competenze variano per ogni settore professionale.

Competenze trasversali – Sono tutte quelle abilità cognitive e relazionali che possono essere facilmente trasferite da un contesto lavorativo ad un altro. Queste competenze sono importanti per produrre comportamenti professionali capaci di trasformare il sapere tecnico in prestazioni lavorative efficaci.

Competitività – La competitività è divenuta una delle priorità politiche dell’Unione europea. Gli sforzi mirano ad adeguare l’economia europea alle mutazioni strutturali, alla dislocazione di attività industriali verso paesi emergenti, alla ridistribuzione dei posti di lavoro e delle risorse verso nuovi settori industriali e al rischio di un processo di disindustrializzazione. La competitività dell’Unione è stabilita dalla crescita della produttività e dipende quindi dalle prestazioni e dal futuro dell’industria europea, in particolare dalla sua capacità a procedere ad adeguamenti strutturali. Per essere competitiva, l’Unione deve tassativamente essere più redditizia in termini di ricerca e di innovazione, di tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di imprenditorialità, di concorrenza, di istruzione e di formazione.

Compito professionale – Nell’analisi del lavoro, tale espressione indica la situazione-problema che sfida la professionalità del lavoratore, a fronte della quale egli mobilita le sue risorse (capacità, conoscenze, abilità e competenze) al fine di giungere ad un risultato soddisfacente. Nel fare ciò, il lavoratore elabora una strategia di soluzione dello stesso problema che risulta per tale natura contestuale e non standardizzata. La descrizione delle famiglie/figure professionali sulla base di compiti siffatti aiuta a superare il riduttivismo delle “mansioni”, poiché pone il ruolo lavorativo entro la ricca dinamica di richieste e sollecitazioni che lo caratterizza; inoltre evita il meccanicismo poiché consente di impostare il processo di formazione sulla base di una metodologia aperta che consente di porre la persona in una posizione autonoma, attiva e responsabile, in vista della soluzione di problemi complessi attinenti al suo campo di competenza.

– Acronimo di Comunità Economica Europea CEE; denominazione assunta dalla Comunità creata con il Trattato di Roma del 1957, e che aveva come obiettivo principale l’instaurazione di un mercato comune tra gli Stati aderenti (all’epoca soltanto sei). Nel corso degli anni l’attività di questa organizzazione si è estesa anche a settori non esplicitamente previsti dal Trattato istitutivo, finendo col perdere il suo carattere settoriale e assumendo una posizione di preminenza rispetto alla CECA e alla CEEA. Con il Trattato di Maastricht si è preso atto di questa nuova dimensione della CEE e si è deciso di cambiare la denominazione in Comunità europea (CE), a voler sottolineare che ormai non si tratta soltanto di una unione di tipo economico ma coinvolge anche profili politici, sociali e culturali.

Comunità professionale – Aggregato, coincidente volta per volta con il settore (es.: meccanico) o il processo (es.: aziendale e amministrativo), di più figure, ruoli o denominazioni che hanno in comune una cultura distintiva composta di valori e di saperi peculiari, la collocazione organizzativa, i percorsi professionali, le competenze chiave. Le ulteriori articolazioni in figure professionali sono definite all’interno di tali aggregazioni più ampie, mantenendo la dimensione di “cultura professionale” comune.

Concertazione – È una forma di dialogo e di confronto tra soggetti istituzionali, autonomie territoriali, autonomie funzionali e soggetti privati (sindacati, associazioni di categoria, organizzazioni economiche e imprenditoriali, imprese, cooperative, partiti, ecc.), teso alla risoluzione di problematiche generali o settoriali in ambito territoriale locale, in modo da realizzare strategie il più possibile condivise e partecipate.

Conciliazione di vita professionale e vita familiare – Uomini e donne devono poter gestire l’attività lavorativa senza trascurare la sfera familiare. Pertanto, nell’ambito delle politiche per le pari opportunità, sono state avviate azioni che favoriscono una politica dei tempi vicina ai bisogni dei cittadini: maggiore flessibilità negli orari degli uffici pubblici e dei servizi, maggiore presenza di servizi sociali per la cura dei bambini e degli anziani, istituzione di banche del tempo.

Condivisione – È la volontà di realizzare nuovi momenti di confronto volti ad una definizione progressiva e partecipata dei percorsi di valutazione delle politiche di sviluppo delle risorse umane.

Cig – Acronimo di Conferenza intergovernativa; si tratta della riunione in cui i governi degli Stati appartenenti all’Unione discutono e preparano le modifiche dei trattati. Svolge un ruolo fondamentale negli sforzi di integrazione europea, dal momento che ogni cambiamento istituzionale deve essere il frutto dei negoziati cui esse danno luogo.

Conoscenze – Insieme di nozioni strutturate in una materia/disciplina o area culturale. Possono riguardare teorie, modelli, sistemi di azione. Ogni ambito di sapere comprende nozioni, concetti, nessi, regole. I saperi sono – al pari delle abilità – cognizioni che occorre acquisire per poter porre in atto una competenza (di cui sono uno degli ingredienti).

Consiglio delle autonomie locali – Organo di consultazione fra le Regioni e gli Enti locali. Il CAL organo di rappresentanza, consultazione e coordinamento fra le Regioni e gli Enti locali è una “rete” formata dagli Enti territoriali (cioè Comuni, Province e Regioni) che si muovono in un’ottica di collaborazione la cui missione è la finalità sociale e l’interesse generale degli abitanti.

Consiglio europeo – È costituito dai Capi di Stato o di Governo degli Stati membri dell’Unione europea e conta tra i suoi membri anche il Presidente della Commissione europea (membro di diritto, convocato almeno due volte all’anno). Il compito del Consiglio europeo è quello di stabilire gli orientamenti politici generali e d’imprimere all’Unione l’impulso necessario al suo ulteriore sviluppo.

Consistenza – È uno dei criteri di valutazione del Fondo sociale europeo e fa riferimento alla complementarità degli interventi cofinanziati con le politiche nazionali e/o regionali nel quadro della Strategia europea per l’occupazione e dei Piani d’azione nazionali per l’occupazione.

Consulenza orientativa – Interventi differenziati – dal colloquio a percorsi più articolati quali il bilancio di competenze – finalizzati a favorire la conoscenza di sé, la scoperta delle proprie attitudini, capacità, interessi e motivazioni per arrivare a definire un proprio progetto professionale ed individuare le vie per attuarlo.

Contratti atipici – Si parla di contratto atipico in contrapposizione con il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ma in realtà il concetto di atipico comprende tutte le manifestazioni di lavoro fuori dall’inquadramento formale nei modelli previsti dal legislatore. La recente legge di riforma del mercato del lavoro (L.30/2003) ha ormai “normato” e quindi reso giuridicamente “tipiche” tutte le diverse e possibili modalità di contrattazione del lavoro. A questi lavoratori devono essere garantiti uguali diritti rispetto ai lavoratori tipici, sia per ciò che riguarda la disciplina del rapporto di lavoro sia per la tutela e la sicurezza sui luoghi di lavoro: apprendistato; contratto d’inserimento; contratto di lavoro a progetto; lavoro occasionale accessorio; lavoro in affitto (staff leasing); lavoro part-time; lavoro ripartito o job sharing: lavoro intermittente a chiamata o job on call; lavoro a termine; lavoro intermittente; lavoro interinale; tirocini formativi e di orientamento.

Contratto a progetto – Il compenso del contratti a progetto dal 1 Gennaio del 2007, è soggetto a ritenuta d’acconto del 20% ed un’aliquota all’INPS. Il contratto di lavoro a progetto è l’evoluzione della disciplina della collaborazione coordinata e continuativa. Con la legge delega 30 del 2003 (c.d. legge Biagi) il contratto di lavoro a progetto (co.co.pro.) ha sostituito il contratto di collaborazione coordinata e continuativa (altrimenti detto co.co.co.). Il compenso dei contratti a progetto dal 1° gennaio del 2007, sono soggetto a ritenuta d’acconto del 20% ed aliquota INPS. Il contratto a progetto prevede un rapporto di collaborazione prevalentemente personale e non subordinato riducibile ad uno o più progetti specifici o programmi di lavoro o fasi di esso, determinati dal committente e gestiti autonomamente in funzione del risultato, nel rispetto del coordinamento con l’organizzazione del committente e indipendentemente dal tempo impiegato per l’esecuzione dell’attività lavorativa.

Contratto d’area – Strumento operativo, concordato tra amministrazioni locali, parti sociali e altri eventuali soggetti, per realizzare azioni miranti ad accelerare lo sviluppo e l’incremento dell’occupazione in territori ben definiti, situati in aree di crisi.

Contratto di inserimento – Mira a inserire o reinserire nel mercato del lavoro alcune categorie di persone, attraverso un progetto individuale di adattamento delle competenze professionali del singolo a un determinato contesto lavorativo. Momento centrale del contratto è la redazione del piano di inserimento lavorativo, che deve garantire l’acquisizione di competenze professionali attraverso la formazione on the job. Il contratto di inserimento sostituisce quello di formazione e lavoro (CFL) nel settore privato.
Contratto di solidarietà – Contratto che viene stipulato per evitare licenziamenti quando un’azienda ha un’eccedenza di personale. Tale contratto prevede una riduzione dell’orario di lavoro per tutti i dipendenti, che godranno di un integrazione salariale a carico dello Stato per compensare parzialmente la perdita economica derivante dal minor numero di ore lavorate.

Convergenza – Nell’ambito delle politiche di coesione per il periodo di programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali, l’obiettivo Convergenza promuove condizioni favorevoli per una convergenza reale tra Stati membri e tra regioni meno sviluppati. Le priorità sono: condizioni migliori per la crescita e l’occupazione; innovazione e sviluppo della società della conoscenza; adattabilità ai cambiamenti economici e sociali; tutela dell’ambiente; efficienza amministrativa.

Coordinatore di un intervento formativo – È la persona che ha il compito di coordinare l’attività di programmazione e di erogazione dell’intervento finalizzata al conseguimento degli obiettivi previsti dal progetto e all’ottimizzazione delle risorse.

Coordinatore tutor – Figura indispensabile in ogni azione di Istruzione e Formazione Professionale che ha il compito di guidare l’équipe dei formatori coinvolti, presiedere alle fasi di progettazione e programmazione (piano formativo personalizzato), coordinare le attività, facilitare i processi di apprendimento e sostenere il miglioramento continuo dell’attività formativa e didattica. Spetta al tutor la cura del Portfolio delle competenze individuali.

Costi ammissibili – Un costo, per essere considerato ammissibile deve essere conforme non solo alla normativa europea in materia di Fondi strutturali ma anche alle altre norme comunitarie, nazionali e regionali.

Costi non ammissibili – Un costo è considerato non ammissibile quando non è conforme al cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo.

Costituzione europea – È il trattato che adotta una Costituzione per l’Europa. Il suo scopo, oltre a quello di sostituire i diversi trattati esistenti che al momento costituiscono la base giuridica dell’UE, è principalmente quello di dare all’UE un assetto politico chiaro e tendenzialmente definitivo riguardo le sue istituzioni, le sue competenze, le modalità decisionali, la politica estera. A dispetto del nome, però, non si tratta di una vera Costituzione, bensì di una sorta di Testo unico, in cui vengono solo recepiti e riordinati testi giuridici preesistenti, con poche vere innovazioni e senza alcun trasferimento di sovranità.

Counselling – Azione di tipo consulenziale rivolta alle persone che consiste nel prestare assistenza professionale ad un individuo per guidarlo ed assisterlo nello sviluppo della sua carriera oppure nella assunzione di decisioni in relazione ad un percorso di formazione.

Credito formativo – Valore riconosciuto all’interno di percorsi formativi e/o professionali per l’inserimento nel sistema dell’istruzione e formazione professionale. Al termine di un percorso che prevede una qualifica specifica si ottiene anche un certo numero di crediti formativi. Al riconoscimento del credito formativo ed alla relativa attribuzione di valore provvede la struttura educativa o formativa che gestisce l’attività che si intende frequentare.

Credito formativo – Valore riconosciuto all’interno di percorsi formativi e/o professionali per l’inserimento nel sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale. Al termine di un percorso che prevede una qualifica specifica si ottiene anche un certo numero di crediti formativi. Al riconoscimento del credito formativo ed alla relativa attribuzione di valore provvede la struttura educativa o formativa che gestisce l’attività che si intende frequentare. Consente all’individuo di transitare tra sistemi della Formazione, dell’Istruzione, del lavoro senza disperdere le competenze acquisite, ma capitalizzandole in vista di una loro ricomposizione all’interno di una professionalità compiuta nella logica della formazione lungo tutto l’arco della vita (Formazione Continua).

Crescita economica – La crescita economica è un fenomeno inerente soprattutto ai sistemi economici moderni, un contesto caratterizzato da un incremento nello sviluppo un incremento che riguarda l’occupazione, il capitale, i consumi, la ricerca scientifica, le nuove applicazioni tecnologiche, la produzione di merci, l’erogazione di servizi. Al termine sviluppo si attribuisce un significato ampio, perché sottintende anche un progresso sociale ed è, in genere, usato in riferimento ai paesi economicamente arretrati.

Criticità dei processi – Si presenta quando alcuni processi prioritari non rivelano un buon funzionamento e presentano situazioni di difficoltà. Per essi si presenta il problema di ridisegno e riprogettazione o, quanto meno, di un migliore assetto e di nuove metodologie.

D

Daphne II – Possono beneficiare del programma Daphne II le organizzazioni senza scopo di lucro e le istituzioni (ad es. autorità locali, facoltà universitarie e centri di ricerca) che operano per prevenire e combattere la violenza contro i bambini, i giovani e le donne o per proteggere da tale violenza o fornire supporto alle vittime.

Database – In informatica, il termine database, banca di dati, base di dati o anche base dati, indica un archivio strutturato in modo tale da consentire la gestione dei dati stessi (l’inserimento, la ricerca, la cancellazione ed il loro aggiornamento) da parte di applicazioni software (programma o insieme di programmi). Il data base è un insieme di informazioni, di dati che vengono suddivisi per argomenti in ordine logico (tabelle) e poi tali argomenti vengono suddivisi per categorie (campi). Informalmente e impropriamente, la parola “database” viene spesso usata come abbreviazione dell’espressione Database Management System (DBMS), che si riferisce a una vasta categoria di sistemi software che consentono la creazione e la manipolazione efficiente di un database.

Decentramento – Processo mediante il quale si trasferiscono potere, competenze e risorse dal Governo Centrale ad altre istituzioni dello Stato più vicine alla popolazione e che posseggono autonomia amministrativa e legittimità proprie. é la forma di organizzazione amministrativa che, in termini generali, affida la realizzazione di alcune competenze ad organi che hanno con l’Amministrazione centrale una relazione non gerarchica.

Decentramento amministrativo – Trasferimento di alcune competenze o funzioni dal personale o dagli uffici del governo nazionale ad altre parti del territorio. Delega di parti delle funzioni, con assegnazione di risorse, ad un altro organo dipendente dello stesso ente o istituzione centrale, a cui resta comunque il potere decisionale. Si produce, in pratica, una ridistribuzione delle funzioni amministrative fra uffici dipendenti dall’organismo centrale che mantiene il potere decisionale finale.

Decision making (processo decisionale) – Nella tecnica di risoluzione di problemi (Problem Solving) è la seconda fase, che segue il Problem Analysis, nella quale si deve scegliere fra le varie possibili soluzioni quella migliore e stabilire quale azione eseguire, cioè in che modo attuare la decisone presa. Il processo decisionale può essere visto in una sequenza logica: definire gli obiettivi da raggiungere, scegliere fra le varie possibili soluzioni, verificarle, scegliere la soluzione migliore e attuarla.

Decisione – La decisione, secondo una consolidata giurisprudenza della Corte di giustizia, si distingue dal regolamento perché non ha portata generale ed astratta ma concreta, è cioè un atto vincolante che può essere indirizzato agli Stati, alle persone fisiche e giuridiche, ed alle imprese che agiscono nel territorio della Comunità. La decisione diventa efficace con la notificazione ai loro destinatari.

Delega – Atto attraverso il quale un organo (delegante) trasferisce ad un altro organo (delegato) l’esercizio di poteri e facoltà rientranti nella sua sfera di competenza.

Delibera – È un provvedimento amministrativo. In particolare con questa espressione si indica la manifestazione di volontà di un organo collegiale, dove i singoli componenti dell’organo stesso, contribuiscono a formare la volontà dell’intero collegio.

Deliverable – Ciascun output risultato o item misurabile, tangibile e verificabile che deve essere prodotto per completare un progetto, o parte di esso. Spesso il termine è utilizzato in riferimento ai deliverable esterni, che sono sottoposti all’approvazione da parte dello sponsor o dei committenti.

Densità demografica – È il rapporto tra la popolazione residente e l’unità di superficie territoriale (abitante/kmq). Mostra la distribuzione della popolazione sul territorio.

Destinatari – I destinatari diretti sono gli utenti diretti della realizzazione delle azioni. Possono essere persone, imprese e organismi. I destinatari indiretti sono gli utenti delle azioni, in particolare quelle di accompagnamento e di rafforzamento dei sistemi (es. utenti dei servizi all’impiego, dei servizi all’infanzia, i lavoratori delle piccole imprese sussidiarie).

Diagramma di Gantt – È una rappresentazione grafica bidimensionale del progetto: sull’asso orizzontale viene riportata la variabile temporale, mentre lungo l’asse verticale sono indicate le attività nelle quali è stato scomposto il progetto. Tali attività sono rappresentate da barre di lunghezza pari alla rispettiva durata, posizionate lungo l’asse orizzontale in modo da rispettare le date di inizio previste.

Dichiarazione di competenze – Si tratta di un attestato non ufficiale rilasciato a seconda dei casi della Regione o dal soggetto attuatore al termine di iniziative di tirocinio e/o formazione. La dichiarazione di competenze non prevede un esame ufficiale e contiene le seguenti indicazioni: tipo di iniziativa, requisiti di accesso, competenze acquisite (di base, tecnico-professionali, trasversali), periodo e durata dell’attività formativa, eventuali prove previste per l’accertamento delle competenze ed eventuali annotazioni integrative. è una certificazione che dichiara le competenze individuali e non generali effettivamente acquisite dalla persona. Può essere rilasciata anche a chi non ha portato a termine il percorso formativo, poiché certifica le competenze fino a quel momento acquisite.

Didattica attiva – Insieme articolato di metodologie di insegnamento che pongono l’utente come soggetto attivo e non passivo del proprio processo di apprendimento. Ci si riferisce ad un ampio repertorio di metodologie didattiche che tenta di superare quelle modalità tradizionali basate sull’ascolto (per esempio la lezione frontale) o sull’osservazione ed imitazione (per esempio l’affiancamento addestrativo). Alcuni esempi di didattica attiva: la simulazione operativa; l’analisi e la risoluzione di casi/problemi, il lavoro di progetto i lavori e le esercitazioni di gruppo; il gioco psico-pedagogico.

Difficoltà di apprendimento – Particolari condizioni che ostacolano il processo di apprendimento della persona. Esse possono riferirsi a caratteristiche didattico-formative (percorso, metodologia didattica, relazioni), oppure orientative (progetto personale e suoi aspetti). Tali condizioni richiedono la necessità di delineare il quadro di riferimento tra cui si collocano gli aspetti personali (motivazione, prerequisiti, integrità psico-fisica), del contesto di vita (famiglia, ambiente, gruppo) e sociali (tipo di “capitale sociale” di cui la persona è portatrice).

Diploma di qualifica professionale – Titolo di studio rilasciato dagli Istituti professionali al termine del terzo anno di frequenza del corso. L’istruzione professionale si articola in due blocchi di tre anni più due. Al termine del primo blocco viene rilasciato, successivamente ad un esame di qualifica, questo titolo di studio. Al termine del secondo blocco si ottiene un Diploma di maturità professionale.

Dipendente – Posizione lavorativa con rapporto di lavoro subordinato, caratterizzata da un contratto di lavoro diretto con l’impresa o l’istituzione presso la quale il lavoratore presta la propria opera, e sulla base del quale percepisce una retribuzione. Sono da considerarsi tali le posizioni di operaio (incluse le categorie speciali e gli intermedi), impiegato, quadro e dirigente. Nella rilevazione mensile sulle retribuzioni contrattuali, si considerano come dipendenti le posizioni lavorative con rapporto di lavoro regolare a tempo pieno, esclusi i dirigenti e gli apprendisti. Nel settore del credito e assicurazioni vengono osservate figure di funzionari. Nella pubblica amministrazione le figure dei dirigenti, pur se monitorate, non rientrano nel calcolo dell’indice specifico e di conseguenza dell’indice dell’intera economia.

Diploma di qualifica superiore (corrispondente al 4° livello europeo) – È un attestato rilasciato dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali. Si raggiunge al termine di percorsi di formazione post diploma. Viene rilasciato a seguito di un esame finale ed è riconosciuto in tutta Europa.

Diploma di specializzazione (corrispondente al 5° livello europeo) – È un attestato rilasciato dalla Regione o dalle Amministrazioni Provinciali. Si raggiunge al termine dei percorsi di Formazione Professionale successivi ad una Formazione Superiore completa (livello laurea). Viene rilasciato a seguito di un esame finale ed è riconosciuto in tutta Europa.

Direttiva – Si differenzia dagli altri atti vincolanti della legislazione comunitaria poiché mentre il regolamento e la decisione sono obbligatori in tutti i loro elementi, la direttiva vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Questa particolare caratteristica la rende un indispensabile strumento normativo quando le istituzioni comunitarie intendano raggiungere gli obiettivi previsti nel trattato avvalendosi degli ordinamenti interni, ciò che generalmente avviene quando si procede a un riavvicinamento delle legislazioni nazionali. La Direttiva deve essere recepita dallo Stato membro.

Diritto-Dovere di Istruzione e Formazione – Prerogativa di ogni cittadino mediante la quale la Repubblica assicura a tutti il diritto all’Istruzione ed alla Formazione, per almeno 12 anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età, allo scopo di favorire pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. A fronte di tale offerta, ogni cittadino ha il dovere di partecipare alle attività formative più idonee mirando ad accrescere il proprio bagaglio di acquisizioni.

Disimpegno automatico – Meccanismo automatico attraverso il quale la quota di impegno del bilancio comunitario per cui non è stata presentata domanda di pagamento da parte dello Stato membro dell’Unione europea, dopo due anni dalla scadenza viene disimpegnata dalla Commissione.

Disoccupato di lunga durata – Un disoccupato si definisce di lunga durata se il suo stato di disoccupazione dura da almeno dodici mesi o da più di sei se giovane.

Dispersione scolastica – In senso tecnico, la dispersione scolastica riguarda gli alunni che non iniziano o che non completano il percorso scolastico; pertanto non vengono considerati come “dispersi” gli alunni ripetenti o gli alunni ritardatari.

DOCUP – Acronimo di Documento Unico di Programmazione; documento unico approvato dalla Commissione che riunisce gli elementi contenuti in un quadro comunitario di sostegno e in un programma operativo.

DSR – Acronimo di Documento Strategico Regionale; è un documento finalizzato alla individuazione degli obiettivi e delle strategie che ciascuna regione riconosce come cruciali per il proprio sviluppo ed intende conseguentemente attuare nel periodo di programmazione 2007/20013. Lo scopo principale del documenti è definire gli aspetti centrali della strategia di intervento in raccordo con l’intera struttura amministrativa regionale e con il partenariato economico-sociale ed istituzionale.

Domanda di lavoro – È costituita dall’insieme delle richieste di lavoratori espresso dai datori di lavoro, privati e pubblici. Rappresenta, in altre parole, il totale dei posti di lavoro che occorrono in un dato momento nei diversi settori e comparti economici e produttivi.

Drop out (ritirarsi) – Persona che rinuncia, si ritira da un’attività precedentemente svolta (da scuola, da un corso di formazione, da un lavoro). Tali soggetti costituiscono una fascia-obiettivo di interventi formativi finalizzati al loro recupero e integrazione.

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