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Primo meeting del progetto Erasmus+ per l’educazione degli adulti ‘Golden Link’ presso l’Associazion


L’Associazione di Promozione Sociale ASKII BRAINERY per l’educazione permanente ha ospitato, dall’11 al 17 marzo, il primo meeting del progetto Erasmus+ per l’educazione degli adulti ‘Golden Link’ . Quattro i paesi coinvolti: Polonia, Spagna, Portogallo e Italia. Attraverso attività innovative, questo progetto intende formare educatori ed insegnanti affinché l’insegnamento ad adulti in difficoltà sia più coinvolgente e quindi più efficace. A Udine erano presenti 13 insegnanti stranieri che hanno partecipato a tutta una serie di attività formative promosse da Askii Brainery. Hanno dato la loro disponibilità i proff Maria Bortoluzzi e Cosimo Urgesi dell’Università di Udine che hanno tenuto una lezione rispettivamente su ‘Language teacher as lifelong learner’ e ‘Neuroplasticità e apprendimento nel Ciclo di Vita’. Il prof. Cosimo Urgesi, nella sua relazione, ha presentato, in modo semplice ma completo, come il cervello umano evolve nel tempo e quindi quelle che sono le possibilità di apprendimento nelle varie età. I docenti presenti hanno potuto così raccogliere spunti utili per ritarare i loro insegnamenti, impartiti a quello che è il variegato mondo dell’istruzione degli adulti. La prof.ssa Maria Bortoluzzi ha guidato un interessante workshop durante il quale i partecipanti, operando in gruppo, si sono esercitati in simulazioni utili per insegnare una lingua L2. La prof.ssa Maria Concetta Brocato, insegnante presso un Istituto superiore di Udine, ha presentato la piattaforma SigMath – “Significative Math for Adults” il cui impiego mira a migliorare le competenze dell’area logico-matematica in studenti adulti, attraverso approcci innovativi, informali, utilizzando modalità proprie del blended learning ovvero unendo attività in presenza ed attività on-line. Barbara Gangi, responsabile della didattica in Askii Brainery, ha offerto un approfondito e apprezzato intervento su quelle che sono le modalità e le difficoltà dell’apprendimento e dell’insegnamento di una lingua L2. Sono state quindi realizzate due sessioni di Debate con il valido supporto degli studenti del liceo Caterina Percoto di Udine, che hanno rappresentato il FVG durante le recenti Olimpiadi di Debate a Roma, coadiuvati dalla prof.ssa Paola D’Agostini. Durante il primo incontro, gli studenti hanno presentato le finalità e le tecniche di svolgimento di questa pratica che risulta essere una metodologia didattica utilizzata in molti Paesi europei, materia curriculare ormai da anni, nelle scuole anglosassoni, ma che affonda le radici nella storia italiana e, in particolare, nella disputatio medioevale. Consiste in un dibattito, svolto con tempi e regole prestabiliti, nel quale due squadre (di solito composte ciascuna da tre persone) sostengono e controbattono un'affermazione o un argomento assegnato, ponendosi in a favore o a sfavore. Ogni componente della squadra ha 3 minuti a disposizione per sostenere la propria tesi. Se finisce prima di 2 minuti la squadra avrà una penalità, stessa cosa se l'intervento si protrae oltre 15 secondi dal tempo previsto. Le finalità riguardano: la strutturazione di un discorso logico, finalizzato alla persuasione; la ricerca e la selezione delle fonti, anche attraverso risorse multimediali online; l’ascolto attivo; la capacità di argomentare, fondare e motivare le proprie tesi; il lavoro di gruppo; la capacità di parlare in pubblico. Inoltre, tale metodologia, favorisce il rispetto del punto di vista degli altri. Nel secondo incontro, si sono cimentati gli stessi partecipanti attraverso una simulazione semplificata su una affermazione di carattere sociale che era stata comunicata precedentemente via mail per permettere di documentarsi. Tale metodologia si ritiene molto utile per gli studenti soprattutto adulti in quanto offre opportunità di nuove conoscenze ma soprattutto l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mondo del lavoro. E’ stato anche organizzato un incontro con i soci dell’ Associazione Burraco Città di Udine in quanto, evidenze scientifiche, mettono in luce che il gioco del burraco è in grado di agire positivamente sul piano psicologico delle persone adulte in quanto aiuta la mente a mantenersi in allenamento, a migliorare le proprie qualità e a capire l’importanza al rispetto del prossimo. Questo gioco si presta pertanto ad essere un esempio di socializzazione in tutte quelle organizzazioni che , oltre ad impartire una istruzione formale, lasciano spazio a momenti informali. A completare queste attività di formazione sono state realizzate due uscite, la prima di mezza giornata a Trieste, la seconda per un’intera giornata a Venezia in considerazione anche del fatto che il 2018 è stato proclamato, dal Commissario per l'Istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport dell’Unione europea, anno europeo del patrimonio culturale al fine di promuovere la ricchezza del patrimonio culturale europeo, evidenziandone il ruolo nella promozione di un sentimento condiviso di identità e nella costruzione del futuro dell'Europa. Non è mancato l’ incontro con il Sindaco della città di Udine che ha ricevuto il gruppo di ospiti nella sala consigliare di un prestigioso palazzo, sede del Municipio. Il progetto si rivolge a educatori e/o insegnanti che operano nel campo dell’istruzione degli adulti, motivati ad apprendere nuove pratiche utili ad implementare il loro lavoro quotidiano al fine di rendere appagante e motivante l’apprendimento di quelle persone che chiedono di acquisire conoscenze e competenze spendibili nella società in cui vivono. Questa esigenza è anche la richiesta, al mondo dell’istruzione e dalle formazione, della Commissione europea per raggiungere gli obiettivi presenti nel documento Europa 2020.


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